“IL PROF. DON PAOLO PECORARO

dai suoi scritti “minori”, ciclostilati e diffusi in Subiaco” .

( A cura di Giuseppe Cicolini, già allievo del “Braschi” e socio della FUCI Sublacense)

A un anno dalla morte del Prof. Don Paolo Pecoraro ci è parso giusto studiare- mediante l’”analisi del contenuto-”i testi ciclostilati,- di varia natura e mole-, scritti da Prof. Pecoraro e diffusi in Subiaco, soprattutto in ambito FUCI (Federazione Universitaria Cattolica Italiana).Si tratta di scritti occasionali, “mirati”,non destinati ad una pubblicazione “universale”.Studenti e frequentanti la “casa-università” di Don Paolo -in Via Solferino,5- ebbero tutti copia di questi scritti e certamente li conservano in tutto o in parte. Ci si rammarica – vanamente! - che all’epoca non ci fosse il computer e soprattutto Internet!Non vorremmo che il ricordo di Don Paolo fosse risolto tutto in una etichetta sbrigativa. Ecco il perché di questa inattesa iniziativa. Non vorremmo neppure che, per evitare ogni possibile polemica, ci fosse una sorta di rimozione della memoria di Don Paolo: sarebbe un  errore, un fenomeno di ingenerosità e una perdita secca!

Non toccheremo gli altri aspetti della vita di Don Paolo Pecoraro:studente “medio” a Roma; in Associazioni giovanili e negli Scout cattolici; nella Facoltà di Magistero dell’Università ; nell’Almo Collegio Capranica; Sacerdote e docente  di lettere latine negli Istituti Superiori di in Roma; nella Resistenza Romana e nel  protagonismo politico che ne seguì; a Subiaco, professore e poi Preside del “Braschi”; Assistente  Ecclesiastico del Circolo FUCI di Subiaco e animatore di iniziative culturali “esterne” e pubbliche;  studio, docenza e pubblicistica su Dante e la Divina Commedia…

Altri, se vorranno, studieranno questi altri aspetti della complessa personalità , azione e vita di Don Paolo Pecoraro. Qui analizziamo soltanto i “prodotti” connessi alla sua attività di docente; cioè gli scritti che hanno diffuso in Subiaco le sue idee ( dominate - “moda statistica”- dalla teologia,dalla cultura classica, dalle opere di Dante e da alcuni altri temi).

Secondo noi Don Paolo Pecoraro era un professore sacerdote classicista latinista e dantista. Questa sua qualificazione si staglia evidente sul resto, subito dopo quella di sacerdote e figlio fedele della Chiesa. Era un “Prof.”fino alle unghie, in aula,nelle adunanze della FUCI, nelle omelie stesse, nei cineforum e - secondo noi - anche negli scritti, che qui sintetizziamo, e, in qualche modo, “tipizziamo”, secondo la tecnica dell’”analisi del contenuto”:tema centrale, contenuti e termini ricorrenti, qualche incipit ed exit, notando, quando possibile, gusti e mentalità che risultano “leggibili”. Ma senza giudizi sommari “di personalità”, di cui non siamo capaci e che non sono necessari. Solo pochi scritti hanno una data precisa: gli altri si distribuiscono in un vasto arco di anni. Saranno poi tutti? Don Paolo cambiò i suoi punti di vista nel tempo? Non faremo l’errore di “anacronismo”? Potremmo sbagliare se tranciassimo giudizi di valore… ma qui presentiamo soprattutto un’analisi descrittiva. Il valore è insito nell’importanza temi trattati, nella serietà e fatica impiegate, nella generosità dimostrata, nella mancanza di secondi fini. Solo fedeltà profonda e talvolta drammatica  alla Fede cristiana, alla Chiesa e alla cultura , come “forma di vita”.La FUCI, in Subiaco e altrove, faceva incontrare studenti di diverse Facoltà  per approfondire grandi temi “di fondo”.Metodo ottimo, ereditato oggi in grandi istituzioni accademiche e  di ricerca, e nelle RUI (Residenze Universitarie Internazionali).

Teniamo anche presente che Don Paolo in Subiaco godette di  “status” e “ruolo” forti, di professore e di Sacerdote del Clero romano, resi ancora più marcati da una forte personalità, che qui non ebbe “contraltari” efficaci.

Abbiamo diviso i suoi testi (ciclostilati) in questi gruppi , in base alla omogeneità di contenuto:teologia e storia della Chiesa;  studi danteschi;lirici greci;poeti italiani;filosofia;lingua e letteratura latina.

Per finire, il solo elenco di temi delle conferenze “fucine”, con qualche sparsa indicazione di appunti, raccolti come uditore (ma mai pubblicati ,neppure con il ciclostile). Leggeremo subito una sintesi, ridotta ai titoli o poco più. Passeremo alla conclusioni. Per poi tornare su qualche tema con le parole stesse di Don Paolo. I testi completi, per chi vorrà, saranno disponibili in seguito. Come sarà disponibile on line questo intervento nel sito dell’Università Popolare di Subiaco www.upsubiaco.it. Qualche copia sarà pure in forma “cartacea”…

Teologia e storia della Chiesa

IL GIOVEDI SANTO ALLA TELEVISIONE

(Incipit) “L’Eucaristia fu istituita da Gesù Cristo per restare con noi anche fisicamente. L’amore della più affettuosa delle mamme prende ala dall’abbracciare il figlio.-L’amore di Gesù per noi  ricalca i modi  del migliore amore umano:l’amore della mamma e del papà per la loro creatura”.                                                                      - Dio in una piccola Particola? -Certo. Come un padre gioca col suo piccolo bambino. Lo faceva pure Napoleone. -“Non è vero che la Pasqua non ha la poesia del Natale”.

SANTA AGNESE VERGINE MARTIRE

Commento all’introito della Messa di S. Agnese. “La fine del mondo classico è l’esempio più esteso (mentre la Torre di Babele è il princeps analogatum per l’antichità e per intrinseco significato) della fine di tutti i cicli culturali dell’uomo solo”. La lunga decadenza dell’Impero Romano “va dall’ultimo cinquantennio avanti l’era volgare al sesto secolo di questa”. “Gli empi hanno tentato di abbattere non soltanto il coraggio della martire e il pudore delle vergine, ma ogni contenuto positivo e la stessa esistenza della civiltà classica”. Critica gli storicismi di destra e di sinistra circa la cause della fine della classicità romana.

“Le culture estremo-orientali si cristallizzarono mummificandosi fino all’arrivo degli europei; così la vecchia poderosa civiltà egizia si disperde nel periodo ellenistico-medievale consegnando alla sfinge dei geroglifici il ricordo morto delle sue cognizioni e delle sue arti; similmente la civiltà babilonese ed assira; quella cretese- micenea finisce con l’invasione dorica in uno sfacelo, di cui è epicedio l’epos di Omero; sepolto  con le fortezze di Tiro è il segreto delle esplorazioni fenicie; enigma indecifrato è la lingua degli Etruschi; e non parliamo di Hittiti, Celti, Maya, Inca, Atzechi, Mauritani….non parliamo dei misteriosissimi autori delle sculture e delle iscrizioni dell’Isola di Pasqua; né dei mitici signori di Atlantide: milioni di uomini che lavorarono  soffrirono per migliaia di anni, che costruirono mirabili civiltà e orgogliose culture; sui quali tutti lo storico non può  che ripetere il canto e il pianto della leopardiana Ginestra”. ”Di tutte le civiltà…la più ricca e riassuntiva è la civiltà classica grecoromana… perché contiene una grandezza incommensurabile di essa, cioè la presenza soprannaturale della Chiesa”…. (Exit) “ Quell’umanesimo ateo, che a metà del secolo XV era appena intuibile, è oggi la bandiera dell’anticristo, vociferante di scienza umana e di umane volizioni. Contro i suoi precursori, nel 1527 i figli di Santa Agnese attestarono come la via della vita passa per la strettoia della morte. Lo potranno validamente ripetere ancora”.

 

DE MEDIATIONE INTER DEUM ET HOMINEM

Mediatio processiva ( per Filium); mediatio vincolativa (Spiritus Sancti) e analogamente : in Christo------ et in sacerdotibus Dei; in Maria---- et in populo Dei; in lege; in civitate; in matre generanti; in matre educanti.

Mediatio processava. Christus mediator Dei ho minibus ( sacerdos, conferens Deum ha minibus). Maria mediatrix hominum Deo ( mter disponens nomine Deo) N.B.Aufert ut homo obicem naturaequae ergo substantialiter est incorrupta.

a)  Erga Christum caput : cui conferthumanitatem phisice e moraliter

b)  Erga Christum membra ( vivens prosequitur matris numus)

Per praesentiam; per operationem directe/ indirecte

Ut causa exemplaris populi Dei.

SAN GIUSEPPE

“La condizione di modestia  sembra essere la caratteristica  più saliente e significativa del padre legale di Gesù”.”…. capacità di adattarsi semplicemente e attivamente alle più impensate situazioni, nella generosità umile e illimitata onde la vita è fatta servizio”.

L’8 dicembre1870 Pio IX proclamò S. Giuseppe patrono della Chiesa universale. Il15 agosto 1899 Leone XIII pubblicò l’enciclica sul Patrocinio di S. Giuseppe.

Il secolo XX è stato caratterizzato da una esaltazione dell’uomo, che molto spesso si è deviata in una stolta idolatria dell’uomo e in una denegazione di ogni valore trascendente. Così le filosofie hanno voluto eliminare ogni traccia di assoluto, così le politiche hanno rifiutato  qualsiasi subordinazione a fini extraterreni; così infine si è venuto proponendo un ideale di pace internazionale che non è la pace di Dio, ma si oppone ad essa in quanto pretende ad una autosufficienza umana in quanto subordina alla “felicità” terrestre la testimonianza della Ecclesia militans a Dio; e la subordina fino al punto di perseguitare la Chiesa come suscitatrice di conflitti ideologici e perturbatrice della quiete”. E’ meschino pensare che Giuseppe potrebbe aver avuto “atroci sospetti” a proposito della maternità verginale di Maria. “Egli è il primo testimonio della santità di Maria, il primo difensore della tutta santa, non è possibile che abbia avuto sospetti  blasfemi”. “Dunque Giuseppe, essendo giusto… era convinto della innocenza di Maria”.

“Ma allora perché la volle rimandare? L’unica spiegazione possibile è che dovette intravedere qualche cosa di superiore, di inesplicabile, dinanzi alla quale non poteva fare altro che quel che il profano deve fare dinanzi al sacro: tirarsi rispettosamente indietro”.

ALCUNE CONSIDERAZIONI SU LA VOCAZIONE RELIGIOSA

“La vocazione religiosa , oltre ad essere  - quando sia accettata e vissuta- è grazia gratum faciens, è anche una grazia gratis data: cioè la persona religiosa è anche , qualunque sia la sua particolare mansione, un AMMONIMENTO DI DIO posto da Dio di fronte a coloro che non sono capaci di orientarsi immediatamente verso di Lui:è una spada infissa nelle dure rocce di questa terra affinché nessuno ne ignori il taglio e il fulgore.” “La persona religiosa si qualifichi pubblicamente come tale ”.Questo ammonimento di Dio deve risultare “nella presentazione fisica, nel vestito, nel discorso, nella attività professionale, nella convivenza civile, nell’oggetto degli studi, nel sapore dei giudizi , nelle sym-pathìe, nelle anti-pathìe, nella prudente diffidenza, ecc. ecc.” .

Contro tutti coloro che vogliono distogliere una persona dalla vocazione religiosa (i pretendenti, i lusingatori, i genitori, i fratelli, i dirigenti politici o professionali,  e perfino i preti, se si lasciano  influenzare…) :ACHTUNG/BANDITI

NOTA SU LE DIFFICOLTA’ E LE DISTRAZIONI NELLA PREGHIERA

( per una più ampia trattazione, cfr.Boylan, Difficoltà nell’orazione mentale, Edizioni Ares, Roma, 1955,L.500)

“Poiché la preghiera è lo strumento principale ed universale per vincere il peccato e per realizzare la Carità, è evidente che contro la preghiera, per deformarla e impedirla,si dibattono le forze oscure con tutto il potere di cui possono ancora far uso. Chi decide di essere un uomo di orazione, per ciò stesso dichiara guerra  a gli angeli decaduti; e soltanto una fermissima decisione di perseverare ad ogni costo, congiunta con una incrollabile fiducia in Dio, ci può permettere di resistere e di vincere in questo combattimento”. “Lo scopo dell’esistenza è conoscere Dio (= pregare), amare Dio (= pregare),servire Dio (=pregare), andare in Paradiso (=pregare in eterno). La preghiera è dunque lo scopo in vista del quale Dio dà a ciascuno la sua particolare vocazione”.

SCHEMA DI UN CORSO SUL MIRACOLO SEGNO DEL SOPRANNATURALE (TENUTO CON IL PROF. DON GAETANO SIBILIA)

1.  Nozioni preliminari di “naturale” e “soprannaturale”, di “necessario” e di “certezza”.2. Definizione del miracolo;3.Divisione del miracolo; 4.Possibilità del miracolo; 5. Discernibilità del miracolo; 6.Valore probativo del miracolo, in ordine alla Rivelazione.

ANTOLOGIA PROTO-CRISTIANA

Brevi testi da: Tertulliano, Cipriano, Arnobio, Lattanzio, Giulio Firmico Materno. Ilario di Poitiers, Ambrogio, Girolamo, Agostino, Boezio, Cassiodoro, Gregorio Magno, A. Maurizio, Commodiano, Ilario, Mario Vittorino, Prudenzio, Ausonio, Venanzio Fortunato.

NOTA SU LA INHABITATIO DEI E SU LE RAGIONI DEL DOLORE UMANO

(Incipit) “Questo scritto è nato da una discussione su le ragioni teologiche del dolore umano, e vuol dimostrare come esso dolore costituisce la condizione insostituibile affinché l’uomo divenga consorte della divina natura mediante la in-abitazione dello Spirito Santo in lui:condizione necessaria perché metafisicamente inseparabile dalla essenza stessa dei termini della questione”.

Schema: al posto del verbum mentis  e della spiratio voluntatis l’uomo deve giungere ad ospitare Dio stesso;”al verbum mentis deve sostituirsi il Logo, e perciò il verbum mentis va eliminato”; “alla spiratio  voluntatis deve sostituirsi il Pneuma, e perciò la spiratio voluntatis va eliminata: il che già offre una spiegazione del dolore come rifiuto del volere proprio, in quanto tale”;”La spiratio voluntatis sarebbe ineliminabile se l’uomo non avesse la percezione del contingente e il bisogno dell’Assoluto:che sono precisamente i componenti del suo dolore”. (Exit)”Atqui Adamo, senza il peccato, avrebbe avuto la visione beatifica, cioè avrebbe conosciuto Dio sicut Deus seipsum conoscit. Ergo non avrebbe potuto rinunciare alla sua umana volizione, alla propria spiratio voluntatis.Ergo non avrebbe potuto far luogo alla inhabitatio relationis del Santo Pneuma. O felix culpa!”.

1858-1958-“OGGI A NOI E’ DATA LA STELLA MATTUTINA

(Incipit) ”Maria è l’esponente primo, la più alta e perfetta sintesi della Chiesa sposa di Dio e madre del Corpo Mistico, di cui Ella ha generato il Capo”.

Segue la presentazione delle apparizioni mariane di Lourdes.E delle polemiche scientiste e anticristiane.

(Exit) “A chi non vuole essere schiavo del mondo e del satana, possono ripetere ogni giorno quel che dice il Conte Rolando nell’epopea di una famosa battaglia, combattuta   precisamente su quei Pirenei, quando l’Europa era meno insaponata , meno rotocalchizzata, meno ipocrita, e più forte di uomini vivi:un verso che ha il suono del ferro e la gravità di un testamento:Pain unt torte t chrestiens unt dreit.”

Temi trattati dal Don Paolo Pecoraro negli incontri “sabatini” nella FUCI sublacense:Penitenza; Sacerdozio di Cristo;Scandalo di coloro che accusano il Cristianesimo di usi magici; “Magnum Sacramentum- unione Dio-uomo.Cristo= frutto teandrico a cui è protesa la storia universale degli angeli e degli uomini”;Sacramenti consacranti e sacramenti medicinali;Efficacia dei Sacramenti;

Anche il matrimonio naturale è sacro. Il matrimonio cristiano è “sacramentum plenum”;”Il diritto positivo non può colpire tutte le mancanze ( come la morale)…altrimenti i giudici dovrebbero punire se stessi”;Ritmo settenario nei Sacramenti.(Cabala, Torà, Talmud); “Il canone giovanneo”; Diluvio;Battesimo;Cresima; Sacramenti e misteri; Transustanziazione.

STORIA

 

Cronologia dei Re di Sicilia.Sommi Pontefici dal 1200 al 1334. CRONOLOGIA STORICA AL TEMPO DI DANTE

 

Sommario cronologico del secolo XX. Fine dell’Ottocento- Fisica moderna nascente-Promozione degli extraeuropei- Rivalità equilibrismi cupidigie- Problemi sociali (“Rerum novarum”, rivoluzioni in vari Paesi europei). Prima guerra mondiale: successione degli interventi; i vari fronti.

IL VENTENNIO DI PIO DODICESIMO

(Incipit) “Sommario”. In questa nota si cerca di intendere la portata storica del periodo 1939-1958. Premesso che la cosiddetta cultura dell’evo moderno tende a separare l’umano dal divino attribuendo all’umano la piena autosufficienza, si afferma che il secolo XX ha portato tale tendenza  fino a proporre i sostitutivi moderni terrestri delle virtù teologali”.”Il Pontificato di Pio XII ha dimostrato come il soprannaturale, portato a gli uomini dalla Chiesa, possa vivificare l’umano salvandolo in ogni suo positivo contenuto, ed ha in tal modo riproposto la antitesi della religione teandrica contro l’umanismo autosifficientista”. “Vengono a chiarirsi  la polemica anticattolica dei pacifisti, gli appellativi “defensor civitatisepastor angelicus, lo sviluppo della teologia e del culto alla B.V.M., la ricostituzione di Israele.” “La tesi è questa: il ventennio di Pio XII ha attestato storicamente che la presenza della Chiesa  - cioè del soprannaturale –è condizione necessaria di una reale e durevole prosperità naturale umana; che il tentativo dell’evo moderno, di risolvere i problemi umani prescindendo da quella presenza, è fallito; che tale presenza, generosamente offerta al mondo, è da esso ingenerosamente rifiutata; che tale presenza si rivela come invitto Amore, intento  a portare al divino consorzio la creatura ricettiva di lui, salvando ed esaltando ogni positiva entità di questa. Occorre avvertire che quest’ultimo punto, certamente inafferrabile da diretta esperienza terrena, ha trovato evidenza storica nello sviluppo dogmatico e culturale di questi anni; e che i punti precedenti appaiono attestati dalla storia di questi anni con la imponenza dei fatti, che non è tuttavia la apoditticità metafisica e sillogistica”.” C’è stato un periodo, circa tra il 1945 al 1955,nel quale ogni uomo fornito di normale discernimento e di normali informazioni deve essersi necessariamente accorto che in tutto il mondo e in tutto il secolo avevano avuto torto tutti, assolutamente tutti,salvo la Chiesa e il Papato”.

“Così il duro linguaggio della storia ha smentito la presunzione antiteologica del secolo ventesimo.La fede antiteologica è stata demolita dai suoi tessi depositari ed interpreti: da Stalin….da Krusciov…da Hitler… e più ancora dei piccoli innumerevoli epigoni di costoro”.”L’intervento  nelle cose della guerra durante la quale la Chiesa Cattolica  essa solo fu presidio efficiente e costante dei valori umani”. “ E’ impossibile in queste poche note riassumere  l’estesissimo magistero  di Pio XII ai dotti del sapere umano”.”Nell’evo moderno l’impero delle scienze  è stato tenuto dalla fisica newtoniana e cartesiana…..e con la enunciazione di leggi basate  su i dati sperimentali…”. “La forma generale del determinismo meccanicistico: dal quale sono nati la pianificazione e il taylorismo,la statistica e la burocrazia…..siamo giunti a triturare con i numeri l’estetica musicale …l’animo umano…i destini nazionali”.”Nel ventennio di Pacelli, molto è stata desiderata la pace; e anche qui Pio XII  ha mostrato e percorso la via della pace..”.

“Ci sono  infatti due  paci. Una è quella del mondo: non pax sed pix: la pace della palude…L’altra pace, quella vera è la pace di Cristo”.”Se tutte queste considerazioni  sono giuste (interventi in tutti i campi del sapere e del lavoro, discorsi a gli sposi,interventi a favore degli Ebrei…), ne appaiono singolarmente illuminanti gli appellativi di “defensor civitatisepastor angelicum”.

CHIESA E POLITICA

“A chi si scandalizza per la “politica dei preti” conviene rispondere in modo diverso caso per caso”.”Conviene tenere presenti i quattro punti che seguono:

1)  “gli insegnamenti sociali della Chiesa…sono ignorati dai nemici della Religione e dagli interessati pseudo amici di essa”;

2)  “ per quel che riguarda “l’esempio”,…la Chiesa conferisce la massima evidenza non ai sagrestani né ai monsignori, ma ai Santi”;

3)  “non è compito diretto della Chiesa la soluzione dei problemi terreni…ma …impedire che gli errori ideologici o pratici ostacolino all’uomo il raggiungimento dei suo unico fine”;

4)  “l’attuale orientamento politico dei cattolici ha delle profonde ragioni.”

“Lo stato è sempre un idolo terribile, un potere supremo, assoluto, in quanto non riconosce di fatto nessuna autorità o potere o legge superiore a sé”.”Tuttavia, e lo si noti attentamente, la Chiesa no odia lo stato, di cui anzi postula l’esistenza, bensì vuole almeno (come programma minimo) restringerlo nei suoi limiti, perché siano salvi i destini soprannaturali dell’uomo” .” Non è colpa della Chiesa, se nella stessa trincea si trovano talora anche i nemici del povero”. “ In questo fatale errore della statolatria o… peggio  della partitolatria  cadono oggi coloro negano alla Chiesa l’assoluta indipendenza e sovranità”.” Fin qui il programma minimo.Il programma massimo… la via della vita, e il rifiuto di essa:pazzia e morte” . Il fatto che i poteri del mondo preferiscano la morte… non dovrebbe meravigliare nessuno. Ogni organismo statale è andato e va verso la decadenza e la morte…da Nerone a Hitler”.”Date a Cesare quel che è di Cesare, e a Dio quel che è di Dio deve essere interpretato con attenzione.La interpretazione più banale e volgare – e perciò più comune – è che si dia una divisione tra le cose: alcune appartengono a Cesare, per es. la pubblica strada; altre a Dio, per es. la sagrestia. Sembra incredibile che qualcuno possa pensare esservi qualcosa non appartenente a Dio!..Allo stato i giorni feriali e alla Chiesa la domenica; a Cesare la recluta in caserma, a Dio quando lo stesso uomo fa il militante di A.C.; e così via”. A Dio appartiene tutto! La Chiesa giudica e assolve o condanna l’operato non del militante di A.C., ma anche quello della recluta, del funzionario, del professionista, ecc.”:“Questi sono propositi divorzistici”.”Il denarius con la effigie e la dicitura ‘Tiberio figlio del divo Augusto aveva un tono idolatrico..”Perciò la risposta di Gesù potrebbe anche significare, fra l’altro: ai poteri terreni – cioè alla distruzione del tempo e alla nemesi della storia - , l’idolo bugiardo –che Iddio non può assumere nella sua ipostasi con l’umano. Avviso per i laicisti e tutti coloro che si fidano di questi. Non per nulla “Caesar” ha la stessa radice dei verbi che significano uccidere ed essere ucciso”.

COME SI RISPONDE A CHI SI SCANDALIZZA A CAUSA DELLA POLITICA DEI PRETI

(Sintesi della trattazione precedente)

EFFEMERIDI DEL SOLE E DELLA LUNAPER I GIORNI DELLA VISIONE DI DANTE

Da domenica 3 aprile Domenica delle Palme 1300-Settimana Santa – a domenica 10 – Pasqua di Resurrezione.

ORARIO DELLA VISIBILITA’ DELLE SETTE STELLE DEL GRAN CARRO DALL’ISOLA DEL PURGATORIO NEI GIORNI 6 E 7 APRILE DEL 1300.

CRONOLOGIA SACRA PROPOSTA :                                                                   dal BORGONGINI DUCA

dal RICCIOTTI

CORRENTE NEL MEDIOEVO

SOSTENUTA DA RUGGERO BACONE

CRONOLOGIA SPIRITUALE DI DANTE( dalla nascita di Cacciaguida al 10 aprile 1300)

SCHEMA SU LA POESIA LIRICA GRECA

( “ Si tenga presente la divisione, razziale e linguistica, degli antichi Greci in Joni, Dori,Eoli….”. “ Si tenga anche presente che le grandi ripartizioni della storia greca sono le seguenti:1) periodo preellenico ovvero meceneo-cretese, fino all’invasione dorica;2) periodo ellenico, fino alle conquiste di Alessandro, circa 333 av.C.; 3) periodo alessandrino o ellenistico, fino al medioevo”).

ELEGIA

Terpandro…, Callino, Tirteo, Mimnermo;Teognide.

GIAMBO

Archiloco…,Simonide

MELICA

Alceo…,Saffo, Anacreonte, Alcmane,Simonide, Pindaro,Bacchilide.

“Nel periodo alessandrino la lirica ricalca le orme precedenti, salvo che per la bucolica, la quale costituisce una novità”

L’EPIGRAMMA

Meleagro di Gadara

L’ELEGIA

“Fu coltivata da Filete,Ermenesiace, Fanocle,Partenio. Il più illustre elegiaco fu Callimaco, di Cirene, 250av.C. detto da Quintiliano elegiae princeps; fa anche grande erudito: direttore per vent’anni della biblioteca di Alessandria.

LA POESIA BUCOLICA

“Nacque in Sicilia, e primo creatore di essa fu Teocrito, siracusano, 260 av.C. .

Scrisse  gli Idilli ( diminutivo di “idea”), cioè, in greco, immagine.

Altri poeti bucolici furono Bione e Mosco.

MOVIMENTI SPIRITUALI(dall’alessandrinismo… all’ermetismo)                          GENERI POETICI(dal genere epico-storico… all’epigramma)

I GENERI IN PROSA( dal romanzo… alla lettera)

GENERE DRAMMATICO(dalla tragedia… al melodramma).

METRICA ITALIANA

“Ritmica = scienza che studia le leggi secondo le quali di compongono i versi. Metrica= scienza che studia le leggi secondo le quali si raggruppano i versi.

Versi italiani =QUATERNARI, QUINARI,SENARI, SETTENARI, OTTONARIO, NOVENARI, DECASILLABI, ENDECASILLABI.

ELISIONE, IATO, DIERESI,SINERESI, DITTONGHI.

RIMA( concordanza tra due versi dall’ultima vocale in giu’); ASSONANZA (combaciano solo le vocali). RIMA ALTERNATA (ABAB); RIMA INCROCIATA (ABBA);RIMA BACIATA (AA); RIMA INCATENATA (ABA BCB CDC DED…);RIME RIPETUTE (ABC  ABC…); RIME INVERTITE (ABC CBA…).

STROFA

OTTAVA,SESTINA,QUARTINA,TERZINA, DISTICO.

OTTAVA=ABABABCC;SESTINA=ABABCC; QUARTINA= ABAB  ABBA;TERZINA=ABA BCB CDC DED EFE…..; DISTICO =AA

METRO

(Sistema di strofe onde è composta una poesia).

Metro semplice e metro composto.Componimenti polimetri=composti di versi e strofe di varia natura. Endecasillabi sciolti (senza strofe e rime).

SONETTO…

CANZONE…

SESTINA PROVENZALE…

CANZONETTA…

BALLATA…

MADRIGALE…

STRAMBOTTO…

STORNELLO

Metri classici. Piedi:pirrichio,giambo,trocheo,dattilo,anapesto, anfibraco, spondèo,anfimacro.Metri: esametro, pentametro,distico elegiaco,strofa archilochea, strofa pitirambica, strofa saffica, strofa alcaica, strofa asclepiadea, strofa alcmania, strofa giambica, strofa pindarica ,strofa anacreontica.

Verso libero:Ideatore ( Gustave Khan)

Parole in libertà ( Filippo Tommaso Marinetti)

Ermetismo o arcaismo (Giuseppe Ungaretti)

Licenze poetiche: Tmesi, protesi,epentesi, paràgoge, aferesi, sincope,apocope, antitesi fonetica, metatesi.

NOTA SU GIOVANNI PASCOLI

Date della sua vita.

Opere:Myricae,Primi poemetti,Minerva oscura (sudi danteschi), discorso Era nuova, antologia italiana Sul limitare,Sotto il velame ( studi danteschi), Avvento- discorso, Fior da fiore- antologia, La mirabile visione ( studi danteschi), Canti di Castelvecchio, Fanum Apollonis, Odi ed inni,Il maestro e il poeta della terza Italia, Pensieri e discorsi, Le Canzoni di re Enzo,Nuovi poemetti, La grande proletaria si è mossa,Thallusa, Ecloga XI, Pomponia Grecina,  Fanum Vacunae, Hymnus in Romam, Hymnus in Taurinos.

Il periodo della formazione di G.P.:…….”il sussistente positivismo, sia pure logoro e snervato;i miti del “superuono” di Nietzsche e di “vita inimitabile” del D’Annunzio…..esistenzialismo,….neoidealismo…..neoscolastica…..filologismo alla tedesca….il dilatarsi del movimento socialista….l’ingresso dei cattolici nella vita politica italiana….crisi del  liberalismo italiano di destra…. correnti nazionalistiche italiane di tipo estremista….presenza ed eredità del Carducci…moda scapigliata e realistica….il decadentismo (termine di significato discusso e discutibile, è stato applicato a una tendenza spirituale-psico-culturale, nella quale secondo alcuni (Flora, Momigliano) si conclude l’estrema involuzione del Romanticismo, secondo altri (Binni) si configura un particolare tipo di cultura in sé storicamente valida, una civiltà dotata di problemi e di ricerche valide per l’uomo, avviamento di coscienze  oltre che di gusto letterario”. “La famosa teoria del Fanciullino .….Sostiene il poeta che vive nell’uomo un Fanciullino il quale ha una sua vita che è in qualche modo la forza profonda e radicale della personalità esplicita ed esternamente visibile di ognuno…Egli ha raccolto con il Fanciullino, quel che già in epoche antichissime fu pensato: il doppio strale degli Egizi,il demone di Socrate, il genio dell’Imperatore, il fanciullino di Cebes tebano…il novenne di Cacciaguida dantesco, gli spiriti delle Vita Nova,  e in epoca recente, Le jeune homme vetu di noir, di Alfred de Musset… e il genio del Cinque Maggio manzoniano….

La poetica del Fanciullino -a) risponde alle istanze più vive del poeta stesso,che trova… la risoluzione sul piano estetico della antinomia fra l’imponente urgenza del contingente e la profonda aspirazione ad un Assoluto, tra l’assenza o almeno la debolezza di un credo teologico e le ricchezze di religiosità e misticismo; b) esprime taluni avviamenti estetici e letterari del tempo…..c) riflette alcuni motivi de la problematica filosofica e culturale contemporanea….d) infine –si permetta al compilatore di questi appunti una opinione personale –presenta un segno della vocazione apocalittica del secolo ventesimo, in quanto avvia a quella Verità che, da David a Dante è stata costantemente presentata e insieme nascosta sotto il velame della poesia , e che riguarda sostanzialmente il mistero del regno dei Cieli; quel mistero la cui presenza temuta e desiderata, consaputa e ignorata – è sì largo elemento della poesia pascoliana.

La critica pascoliana. Per chiarezza espositiva possiamo dividere cronologicamente la critica pascoliana in cinque periodi:I) LA CRITICA CONTEMPORANEA … II)..DALLA SCOMPARSA DEL POETA ALLA PRIMA GUERRA MONDIALE….III) IL PRIMO FOPOGUERRA… IV) IL PERIODO DEL GOVERNO FASCISTA… V) DOPO LA SECONDA GUERRA MONDIALE.

AVVERTENZA QUESTI APPUNTI SONO STATI REDATTI IN GRAN FRETTA, E DATTILOSCRITTI CON VARI E VARIOPINTI SPROPOSITI CHE IL LETTORE ATTENTO SAPRA’ VEDERE. SI CONFIDA PERTANTO NEL DISCERNIMENTO, ED ALTRESI’ NELLA BENEVOLA COMPRENSIONE DEL LETTORE STESSO (sic!).

FILOSOFIA

-Testo della relazione – non commentata in forma scritta – “del rev. Angelo Macchi” su “l’uomo e la società nel pensiero cristiano e nelle ideologia individualistico-liberale e collettivistico-marxista”.

-RIASSUNTO IN FORMA CATACHETICA E DEL TUTTO IRRESPONSABILE DI QUANTO E’ STATO POSSIBILE CAPIRE NELL’ARTICOLO “DOPO LO STORICISMO” DEL PROF. FRANCO LOMBARDI IN “FILOSOFIA DELLA STORIA DELLA FILOSOFIA” (ARCHIVIO DI FILOSOFIA 1954) (sic!)

-    A quali condizioni è possibile una storia della filosofia?.....

-    Quale dottrina non rende ragione della molteplicità dei pensieri?....

-    In che modo Hegel rende ragione della verità della molteplicità dei pensatori?...

-    Quali critiche si possono muovere a tale dottrina di Hegel?...

-    Quale è la critica più radicale di tale dottrina di Hegel?....

-    E all’attualismo di Gentile, quale critica si può muovere, circa questo argomento?...

-    E alla dottrina di Croce circa questo argomento quale critica si può muovere?....

-    Perché la dottrina del “concetto puro a priori” si oppone alla esigenza pedagogica e politica del “dialogo”?...

-    -Come si giustifica dunque la molteplicità dei pensieri e la conseguente comunicazione di essi attraverso il discorso?...

-    -Quale dottrina presenta falsamente l’assolutezza della verità?...

-    Qual è l’origine psicologica della dottrina del “concetto oggettivo”?...

-    Quali critiche si possono muovere a tale dottrina?...

-    In che modo Kant, Gentile, Croce si sono avanzati nel criticare tali dottrine?...

-    Quale è dunque il concetto valido di assolutezza della verità?...

-    In che modo il “concetto oggettivo” comporterebbe l’impossibilità di pensare?...

-    Eliminate le posizioni erronee (“concetto puro a priori” e “concetto obbiettivo”) a quale condizione (positiva) si può concepire la storicità del pensiero dell’uomo?...

-    Quale è propriamente la funzione della filosofia in questa conoscenza della realtà?...

-    In che senso l’affermazione di una realtà non va confusa con la dottrina gnoseologica oggettivistica?  Tenendo fermo che dire “verità” è lo stesso che dire che qualche cosa è vera.

-    In che modo infine l’uomo pensa?...

-    Si può parlare di dipendenza del pensiero dalle condizioni materiali e sociali?...

-    Come definire dunque il pensiero dell’uomo?...

-    Tutto ciò è da intendere come storicismo?...

-    IPSE DIXIT, NON EGO ( sic!)

Schema critico relativo a il “Concetto della libertà” ( di Franco Lombardi)….

(Il prof. Paolo Pecoraro, che ha compilato questi appunti in poche ore, prega di scusare le inevitabili sviste e lacuna, anche perché non ha inteso offrire altro che alcuni suggerimenti o indicazioni ; questi appunti poi, nati da goliardiche discussioni, non potevano evitare una certa loro goliardica e forse non accademica vivacità” (sic!).

Appunti di metafisica”- Testo originale di del Prof. Pecoraro. Sottotitoli: Ens,potentia, actus,perfectio,forma,materia, sinolo, essentia,existentia, substantia,accidens, individuum,principim individuationis, natura, suppositum, persona, motus, tempo, lo spazio immaginario, relatio, le quattro cause, schema metafisico di Paolo, uomo determinato, analogia, ens est unum…pulchrumverumbonum…, il principio di determinatezza,il principio dell’atto puro…dell’unità essenziale…di gratuità…di causalità efficiente…di ragione sufficiente…di finalità… la materia prima… la ricettività del contingente…il principio dialettico-apodittico.

LATINO

CASI : valore, ipotesi filologiche…( in forma tabellare).Giova qui ricordare il grande appoggio fornito da Don Paolo alla impresa “impossibile” di scrivere, stampare e diffondere la “Sintassi latina positiva filosofica” autore: Don Gaetano Sibilia!Oggi sarebbe tutto più facile e non costoso “autopubblicare” con lulu.com.

Appunti di latino”- Testo originale del Prof. Pecoraro. Sottotitoli:Il divenire…Le quattro cause…La sostenza…Perché la grammatica e perché il latino…I fondamenti dell’analisi logica…Le suddivisioni dei verbi…Il vocativo…Il nominativo…Il genitivo…Verba memoriae… Il dativo…L’accusativo…L’ablativo…Il locativo…Lo strumentale…Particolarità sintattiche…I tempi dell’indicativo…I tempi delle subordinate…Le macchine del tempo…I modi delle proposizioni indipendenti…Il congiuntivo…Il modo infinito…Il gerundio, il gerundivo, il supino…Il participio… Le coniugazioni perifrastiche…Le proposizioni dipendenti…

(Questi appunti dovrebbero servire per comprendere meglio…. non sostituiscono la grammatica, anzi la presuppongonoInfine si ricordi che queste note sono state redatte in gran fretta e per di più non costituiscono che un tentativo iniziale:non si cerchi in esse quella completezza e quella precisione che sono ben lungi dal presentare. D.P.” (sic!).

Giovenale

Con Giovenale, soprattutto sulle “Satire”, Don Paolo ingaggiò una sorta di corpo a corpo, con commenti e note filologiche complesse. Non, come egli scherzava: “Achille , figlio di Peleo; Peleo, padre di Achille!”… .”Facit indignatio versus” (già allora gli indignati!)

Conclusione

Siamo di fronte a un vasto panorama di interessi di studio. Per Dante e la Commedia certamente Don Paolo coltivò tutta la vita la ricerca originale, lo studio e l’insegnamento. E la produzione di scritti (editi e inediti). In questo campo Don Paolo è un vero studioso specialista. (Far conoscere all’esterno questi appunti e scritti occasionali legati a  Subiaco può addirittura disturbare in qualche modo la figura del Don Paolo DANTISTA?No. Sono un prodotto conseguente dell’insegnamento costante e impegnato!).

Quando si parla di un Professore- docente in servizio effettivo in una scuola- non vale pretendere da lui la ricerca accademica originale (anche se in Don Pecoraro la vera ricerca c’è, soprattutto su temi danteschi, come abbiamo accennato). Questo non è il proprium di un docente “di ogni ordine e grado”. Il quale deve essere un testimone,modello umano e”comunicatore-accompagnatore” degli allievi verso la fruizione di beni di cultura della migliore tradizione.E questo è stato, in grado elevato, il Prof. Pecoraro.E la sua attività esterna alla scuola? Non è dovuta. Ci si può limitare ad una autentica docenza “di aula” e di Istituto. Però Don Paolo intuì, già giovanissimo ,in Roma, che non è male far conoscere all’esterno qualche studio e ricerca .E lo fece presso l’allora Università Popolare Romana, una gloriosa istituzione( ora profondamente trasformata e dilatata dall’UPTER), soprattutto come studioso e ricercatore di tutto rilievo di Dante e della Commedia. E anche nell’ASCI (e poi AGESCI) e nella FUCI diede il meglio di sé come cultore di una pedagogia dell’amicizia, della crescita comunitaria e del contatto vero con la natura e per il servizio agli altri.  Qui si apre il capitolo “politico” della partecipazione alla Resistenza Romana e alla Sinistra Cristiana, che non è nostro tema.

Resta il rammarico di non averlo visto di più come conferenziere nelle Lecturae Dantis nella Casa di Dante, a Roma e a Firenze, e autore di libri di commenti alla Divina Commedia. Aveva un contratto di pubblicazione con l’editore Le Monnier , mai concretizzato. (Si potrebbe farlo ora, con opere postume, da parte dei curatori di questa parte della sua operosità di dantista, anche a spese zero).

Per la sua opera il Prof. Pecoraro avrebbe potuto aspirare ad una cattedra universitaria? Sì, per gli studi danteschi. Fino ai primi del ‘900 si poteva transitare dall’insegnamento nei Licei all’Università,” per chiara fama”, dovuta a qualche buona e fortunata pubblicazione. Poi quella strada si è chiusa. Per aprirla per sé il Prof. Pecoraro avrebbe dovuto essere presente nelle grandi Riviste,frequentare i circoli accademici romani, avere agganci tra gli editori specializzati... Egli non ci provò neppure. E dire che aveva il suo cugino Prof. Silvio Pasquazi eccellente professore di Letteratura Italiana all’Università di Roma ( non si chiamava ancora La Sapienza)e direttore della Rassegna ministeriale “Cultura e scuola”.

Poi, i professori universitari hanno preso quasi a sfidare i docenti di ogni altro grado di scuola affermando che mai questi ultimi  potrebbero eguagliarli, presi come sono nell’ingranaggio delle lezioni, correzioni dei “compiti” , scrutini, esami, scelta dei libri di testo, ricevimento dei genitori,gruppi di lavoro e progetti didattici vari… Che anzi i docenti delle scuole non universitarie stiano attenti a non dare ai loro alunni “pane raffermo e fiori secchi”, cioè un sapere di “vecchio” e una cultura fuori corso. I migliori professori si sono però da sempre impegnati nell’autoaggiornamento,fuoriuscendo dai mille condizionamenti e dalla mancanza di strumenti scientifici adeguati.  E così è stato anche  per il Prof. Don Paolo Pecoraro, nel suo “splendido(?) isolamento” di Subiaco.

Egli fu un innovatore della didattica della lingua latina, sulla scia dei latinisti del tempo (Paratore,Marmorale,Scivoletto,Pepe,Lopez…).Inventò strategie ed espedienti didattici, passando talvolta anche i confini dell’originalità , fino al paradosso. Si potrebbero fare vari esempi, tra cui alcuni gustosi…(“endecasillabo”, “neutro plurale in “a”,”metrica latina”…).Fu di intelligenza comunicativa lampeggiante e, se si potesse dire, “fiammeggiante”! Se ti agganciava,non potevi certo distrarti o non aspettare la prossima lezione...In controluce, vedeva a Subiaco, nei suoi alunni, atteggiamenti e gesti dei loro genitori e nonni, di cultura contadina; ma non li disprezzava, sia pure scherzandoci su.. Anzi li stimolava ad approfondire,a leggere molto,a tenersi legati alla produzione editoriale universitaria ( ad esempio all’Editore Armando Armando  - altro geniale innovatore- per la pedagogia, psicologia, sociologia, in un periodo in cui queste discipline erano neglette o disprezzate perfino nella scuola…).

Nelle aule di scuola il prof.Pecoraro poteva e doveva essere preso “alla lettera”:era diretto, concreto, efficace, indimenticabile. Con qualche punta di ironia e di autoironia: sigillo di una mente superiore! E che dire delle iperboli, paradossi e dei voli Pindarici?

Negli interventi esterni alla scuola, talvolta doveva essere interpretato, più che preso alla lettera. Così quando parlava di marxismo,di Democrazia Cristiana,di Concilio Ecumenico Vaticano II, di pace, dii ecumenismo,di missione della Chiesa nel mondo contemporaneo…Ma la sua formazione teologica era inevitabilmente di stampo tradizionale (Piolanti,Parente…). Sui temi sociali usò “in grande” il metodo storico-comparativo  (se lo poteva permettere!) e “saltò” il metodo statistico.

Ma tutto questo è solo un’opinione personale.

Teniamocelo così il nostro Prof. Don Paolo Pecoraro!Con i molti pregi e qualche difetto. Ci ha dato un esempio di generosità intellettuale e personale. Ha dato  la vita per lo studio, suo, dei suoi alunni, dei FUCINI. E per i fedeli delle sue celebrazioni liturgiche.

E noi, ex alunni, FUCINI e amici, gliene siamo grati, pregando per lui!

La sua memoria sia in benedizione”