ROCCHE E CASTELLI LUNGO LA VALLE DELL’ANIENE: QUALE AVVENIRE?                                                                  

Un’idea in attesa di progetto e di programma operativo A cavallo dell’anno Mille le popolazioni sparse nella Valle dell’Aniene sentirono la necessità di  difendersi nell’”incastellamento” , nelle fasi di: semplici muri,  “casematte”, fortezze, castelli, dimore nobiliari protette. Tutto a vantaggio principale di capi-guerrieri- proprietari e feudatari. Al popolo in fondo conveniva di vivere sotto protezione anche se con poca libertà...

Era finita la garanzia  e la sicurezza fornita dall’Impero Romano.

La realtà civile era frazionata in feudi, poi in Comuni e potentati: ogni piccola comunità era separata e talvolta contro tutti. Ci voleva un castello a difesa.

Adesso rocche e castelli vanno studiati e visitati uno per volta e nel loro insieme: sono un bene culturale.

Ma si impone un riuso, anche delle rocche e castelli della Valle dell’Aniene: lo impone la vita culturale e turistica di oggi  di domani.

Rocche e castelli della Valle dell’Aniene: non più per difenderci chiudendosi “a riccio”, ma per aprirsi al nuovo: devono diventare altrettanti salotti di cultura, studio, eventi artistici e musicali,visite guidate, con un programma collegato tra sede e sede, da Tivoli a Filettino. E’ un valore aggiunto che l’evento si svolga in una sede storica e di prestigio.

Per realizzare un progetto, contiamo sull’iniziativa di Provincia di Roma, Comunità Montane e Comuni. Ma occorre il concorso di tutti.

Non avrebbe senso restaurare, queste “opere d’arte” militare del passato, se non ci fossero  un progetto e un programma di valorizzazione  quotidiana come museo locale vivente e come sede di iniziative rilevanti. Valle dell’Aniene , delle Ville, degli Imperatori, della spiritualità benedettina, delle acque; e ora anche delle rocche e dei castelli.

La popolazione Aniense attende progetti e programmi: con tempi, protagonisti, finanziamenti, calendario di iniziative.

C’è lavoro per tutti.