PREMIO S. BENEDETTO

 

Organizzato dalla “Fondazione Sublacense Vita e Famiglia” presso il Monastero S. Scolastica si è svolta la manifestazione per l’ assegnazione del Premio San Benedetto. Il Premio, giunto alla IX edizione , è stato assegnato al Prof. Pierpaolo Donati, professore ordinario di Sociologia presso la facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Bologna. Ogni anno, dal 2001, la “Fondazione Sublacense vita e famiglia” che  ha tra le finalità quella di “porre all’attenzione dell’opinione pubblica nazionale ed europea personalità che si sono distinte per un’azione culturale, sociale o politica tesa a promuovere il benessere etico e la piena cittadinanza sociale della famiglia, unitamente ad una decisa difesa della vita umana, in tutte le sue fasi e condizioni”.

Figura tra gli altri insigniti del premio l’allora cardinale Joseph Ratzinger nel 2005.

 Luisa Santolini, deputato al Parlamento Italiano e Presidente della Fondazione illustra le motivazioni che hanno portato a conferire il Premio al Prof. Donati, un’autorità mondiale nel campo della sociologia della famiglia: “Al Prof. Donati viene assegnato il Premio per la sua eccezionale carriera di studioso della famiglia, per aver innnovato lo sguardo della sociologia sui grandi temi dei nostri giorni, per aver illuminato, con le sue intuizioni di scienziato, il cammino delle Associazioni familiari, per la sua strenua e appassionata difesa della famiglia, per essere un autentico testimone e protagonista del nostro tempo”.

Il Prof. Donati ha un prestigioso cursus honorum in quanto , oltre all’ insegnamento della Sociologia in corsi avanzati è Past- President dell’Ass. Italiana di sociologia, ha fondato il CIRS (Centro Interuniversitario della per la ricerca sociale) ed è membro di numerosi comitati scientifici nazionali e internazionali. Dirige l’Osservatorio Nazionale della Famiglia, struttura di ricerca e documentazione dipendente dal Governo Italiano.

A lui si deve, attraverso un lavoro continuo di ricerca, il nuovo paradigma della sociologia definita” sociologia relazionale” che attraverso i concetti di privato sociale, beni relazionali, differenziazione relazionale, l’analisi relazionale, ha mutato l’approccio della sociologia ai grandi temi del nostro tempo.

Oggetto della sua analisi è la famiglia, intesa non più come “semplice “ luogo degli affetti e di scelta personale ma luogo che realizza attraverso la dimensione relazionale interna ed esterna l’individualizzazione virtuosa, “sana”,delle persone e della famiglia stessa con il recupero fondamentale del ruolo educativo e sociale dell’istituzione famiglia.

Per il Prof. Donati oggi la famiglia e le persone sono minacciate  da un processo di individualizzazione negativo che porta all’isolamento, alla costruzione di sistemi di valori non condivisi in ossequio ad una pretesa libertà individuale che mette, sempre prima le esigenze personali dimenticando la dimensione di responsabilità e di appartenenza ad una comunità più vasta.

La famiglia attraverso un processo di “riflessività” deve recuperare la dimensione individuale, sociale e relazionale, attraverso un processo di individualizzazione virtuosa, nel quale la persona e la famiglia sappiano saldare libertà individuale, libero arbitrio e 

condivisione sociale per produrre valore sociale aggiunto per la società.

La politica, la religione, le associazioni di famiglie,(anche attraverso forum telematici) debbono insieme individuare percorsi per la realizzazione di questa nuova “missione” della famiglia.

Al termine della “lectio” l’Abate  Dom. Mauro Meacci , complimentandosi per il lavoro svolto dal Prof. Donati e dal Consiglio di Amministrazione della Fondazione, ha proposto un approfondimento di questa importante e combattuta tematica della famiglia

con i “laboratori” previsti, come ogni anno, per il mese di luglio.

Giacoma Missimei

Dirigente Scolastica di Vicovaro