CASTEL MADAMA

 

Diamo subito ragione del nome. “Castello”, perché si tratta di un Centro nato da un “incastellamento” medievale e perché l’abitato è dominato dal Castello-dimora fortificata appartenuta agli Orsini.

“Madama”, perché il paese fu feudo, dal 1538, di Margarita d’Austria, ”figlia naturale dell’Imperatore Carlo V e vedova di Alessandro de' Medici”.

Ma andiamo con ordine.

La tradizione del mito fondativo narra di un eremitaggio dedicato a S. Michele Arcangelo, posto alla cima del colle. L’ ”Angelo guerriero” è un riferimento importante nella storia medievale: sedi del suo culto sono in punti elevate in varie parti d’Europa: da Mont Saint Michel in Bretagna, al Santuario di Monte Sant’Angelo sul Gargano , nel Viterbese e in Roma (una è Castel S. Angelo),  per simboleggiare l’aspirazione all’ascesi e  la difesa della cristianità da attacchi esterni. Ad ogni buon conto, due sono le cerchie di mura che circondano l’abitato di Castel Madama.

E Monte S. Angelo fu uno dei primi nomi dell’insediamento, tutto intorno al colle alto 450 m.s.l. tra l’Empiglione e l’Aniene.

Intorno a questo colle si rifugiarono agli abitanti del Castrum Empulum, distrutto per opera dei Tiburtini all’epoca della guerra della gabella.

I rapporti tra Castel Madama e la vicinissima Tivoli ( gli “Arci” sono un tratto di collegamento tra i due Centri: una sorta di “continuum” urbano) sono divenuti nel tempo più collaborativi, fino ai nostri giorni, in cui si può parlare di funzioni complementari tra i due Comuni e le due economie.

Si ha l’impressione di conoscere, in qualche modo, Castel Madama perché la vediamo di sfuggita passando sulla Via Tiburtina Valeria e sull’Autostrada A 24.

In realtà è bene visitare con calma questa cittadina.

L’attuale economia di Castel Madama, con i suoi 7.100 abitanti - unico centro del medio e alto Aniene con popolazione stabile - è orientata, dopo la prevalenza delle attività agro-pastorali, alle imprese commerciali e artigianali, fino alla situazione attuale, con un mix di risorse.

L’olivicoltura di pregio dà occasione per il rinnovarsi di buone tradizioni e soprattutto di nuovo slancio commerciale verso l’esterno.

Abbiamo visitato Castel Madama, giovandoci della guida di Massimo Perica - responsabile dell’Ufficio Cultura del Comune - nel bel mezzo della Fiera “OLIOLIVE”.

Contorno di musica, sbandieratori, e stand vari ma protagoniste erano le olive da tavola e gli oli della produzione locale:”Ficacci Olive”, “Madama Olive”,  “Nova Garofolive”, “ Olive Antonio Pucella”, “Le Squisivolive e “Salviani Olive”.

E il turismo?

Il forestiero è sempre ben accolto e si rende conto di visitare un abitato e un popolo laborioso e custode delle migliori tradizioni  e  dell’ambiente umano e naturale.

Se in Castel Madama vivono bene i locali, anche i turisti, visitatori e villeggianti possono trovarsi benissimo.

Abbiamo parlato di olive, aggiungiamo anche le altre risorse alimentari: il “Forno Panificio Sisti” , il “Vapoforno Nonni”, “L’Antico Pasticcione”, “Il Pastificio Artigianale Castel Madama” e il “Molino Conti”.

Per rifornirsi di formaggi, salumi e insaccati: “Fattoria “La mandria”e “Madama Salumi”.

Per fermarsi a mangiare: Ristoranti “Sgommarello”, “Porta Luisa”, “Chateau Madame”, trattoria “Zia Monica”, “S. Michele aveva un gallo”, “Nonna Maddalena”, “Lo Spizzico”. Enoteche “La Cantinaccia” e pub “La Comida”.

La ricettività è assicurata dagli agriturismi: "Valle degli Arci" e “Selva dei Risi”.

Tutte le informazioni sono disponibili presso l’Assessorato alle Attività Produttive e/o Cultura, tel. 0774.4500234-229-225.

La manifestazioni turistico-culturali più importanti sono: OLIOLIVE ( a metà novembre) , il Palio di Madama Margarita ( che rievoca l’ingresso solenne della Madama nel 1538 , con la parata dei Rioni S. Maria delle Vittorie, Borgo, Castelluccio, Empolitano, il 7 e 8  Luglio e la Sagra della PERA SPADONA , dal 13 al 15  Luglio.

Notevoli sono la Festa del Patrono S. Michele Arcangelo, l’8 maggio e il 29 settembre e la Processione del Venerdì Santo. E inoltre:il 1° luglio il Festival del Folklore; dal 9 al 12 Luglio “Musica&vino”, 20 e 21 luglio “Festa dei giovani”, il 26 Luglio “Festa dei Nonni”; in Agosto: “Cinema e ballo”, dal 31 agosto al 2 settembre “Rugantino”.

Ma sono sempre in festa? In realtà le festività e le manifestazione sono concentrate quasi solo in luglio. Una parte importante vi hanno le antiche Confraternite, ciascuna con una storia, scritta anche nelle lapidi murate lungo le strade e negli stemmi in  pietra nell’architrave e nella “chiave di volta” dei portali più classici.

Il turista potrà fare bellissime passeggiate nei dintorni e nelle viuzze del centro storico, che è disteso come un mantello intorno al Castello Orsini.

Il Castello e la Chiesa di S. Michele Arcangelo sono i punti più elevati dell’abitato, ben visibili anche da lontano, e donano all’abitato quel profilo inconfondibile. Per ammirare l’intero panorama occorre che il punto di vista sia ancora più elevato, nei colli intorno, come da S. Polo o Ciciliano.

Il Castello, da solo, merita una visita, anche se è parzialmente in restauro e in attesa di una arredamento interno filologicamente rigoroso e coerente. 

Era una semplice torre intorno al Mille,  poi l’ “incastellamento” procedette fino alla sistemazione attuale di fortezza-dimora, dovuta a Margarita, e poi ai Farnese, ai Pallavicino e Tiberi, fino all’ingegnere benefattore Oreste Vulpiani.

Dopo un ingresso con cortile d’onore, si passa alla grande Sala di rappresentanza - ora sede d’incontri culturali e mostre.

Una bella mostra si denomina “Il segno comune”, i simboli del potere municipale nel tempo, con sigilli, timbri, bolli e carte intestate dallo  Stato Pontificio ad oggi.

Nel Castello trovarono sede la Curia, le prigioni e, ovviamente, gli alloggi delle guardie. Dal 1928, passò per dono del Vulpiani al Comune.

Le Chiese sono un lascito storico e testimoniano della Fede, dell’impegno e spesso del lavoro “prestatorio” della popolazione nonché dell’opera di molti artisti.                                                                      In Castel Madama domina su tutto l’abitato la Chiesa del Patrono S. Michele Arcangelo, iniziata nella sua attuale struttura nel 1771. La sua cupola è grandiosa e sembra imitare quella di S.Bernardo alle Terme in Roma, a sua volta ispirata ai riquadri interni dell’incredibile copertura del Panteon.

Le altre chiese:  S. Lorenzo,  S. Sebastiano,  S. Quirico e S. Anna.

Visitare Castel Madama confermerà il turista circa la bellezza, la solidità architettonica e artistica, ma anche e il buon gusto delle scelte urbanistiche e della protezione della natura: oliveti, boschi, aziende agricole vive e attive, con costruzioni rurali o loro volta ben conservate.

Può bastare una visita di poche ore? Pensiamo che ci voglia più tempo e più calma: una passeggiata, una visita ai monumenti, ”shopping” per negozi,  uno sguardo alla biblioteca e soprattutto all’Archivio storico comunale, valorizzato da ricerche “a tema” e pubblicazioni. E poi i rifornimenti di olio e di altri prodotti agricoli di qualità.

 Non dimenticate di fare conversazione con i Castelmadamesi: sono arguti, grandi lavoratori e accoglienti, ma quasi schivi nel magnificare le bellezze e le risorse del luogo.